Novartis acquisisce la biotech USA Chinook per 3,5 miliardi di dollari

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Novartis punta a rafforzarsi nell’ambito delle terapie per le patologie renali e acquisisce Chinook Therapeutics, per una cifra pari a 3,5 miliardi di dollari, che corrisponde a 40 dollari per azione.

L’azienda svizzera, inoltre, potrebbe offrire agli azionisti di Chinook altri 4 dollari per azione – 300 milioni di dollari in totales – se uno dei candidati della pipeline della biotech raggiungerà determinati traguardi normativi.

L’accordo, che è stato approvato dai consigli di amministrazione di entrambe le società, dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2023.

Novartis entrerà in possesso di due candidati farmaci per il trattamento di una condizione patologica dei reni, rara e progressiva; la nefropatia da IgA. La malattia è causata dall’accumulo dell’immunoglobulina A nei reni che determina un conseguente potenziale danno anatomico e funzionale di questi organi. Non esistono cure per la nefropatia da IgA, anche se sono disponibili diversi farmaci utilizzati per gestirne i sintomi.

Ciascuno dei due farmaci per contrastare la nefropatia da IgA di Chinook è entrato nella pipeline della biotech da accordi precedenti. Il più avanzato negli studi clinici, atrasentan, è stato concesso in licenza da AbbVie alla fine del 2019.

L’altro, zigakibart, è stato originariamente sviluppato da Aduro Biotech, un produttore di immunoterapia oncologica con il quale Chinook si è fusa nel 2020 per quotarsi in Borsa

Atrasentan agisce bloccando il recettore proteico endotelina A e per ridurre l’accumulo di sostanze tossiche nei reni e preservarne la funzionalità.

Il farmaco è attualmente oggetto di studi in fase iniziale per altre malattie rare ed è in fase avanzata di sperimentazione per la terapia della nefropatia da IgA. I risultati in questo ambito sono attesi per il quarto trimestre di quest’anno.

Zigakibart è un anticorpo somministrato per infusione indirizzato contro un altro bersaglio, noto con l’acronimo APRIL, anch’esso implicato nella progressione della malattia renale. L’inizio dello studio di Fase 3 è previsto per il Q4 2023.

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